Giappone

Agosto 2015
Coppia

Quest'anno mi devo fare un grande regalo, mi sono appena laureata, fra studio e lavoro ho accumulato una stanchezza fisica e psicologica incredibile, ho bisogno di un viaggio in un paese accogliente, rilassante e che sia facile da organizzare sotto ogni punto di vista. Cosa c'è di meglio del Giappone, con la sua efficienza e i rilassanti giardini zen?
Fior di loto
Fior di loto
Io e Emanuele parliamo di viaggi per mesi e mesi, cerchiamo informazioni a lungo, ma come sempre, concretizziamo il tutto poco prima della partenza. Anche questa volta non ci possiamo smentire, prenotiamo il volo il 24 luglio per partire il 10 agosto!

Sì è vero
No non è vero
Clima
Organizzazione
Preparare lo zaino
Come muoversi: mezzi di trasporto principali
Dove dormire
Dove mangiare
Itinerario
Diario di viaggio

Sì è vero

  • I giapponesi hanno un fortissimo senso del dovere e di responsabilità verso il prossimo.
  • La puntualità, l'efficienza e la precisione in generale sono le qualità che emergono fin da subito.
  • Soldi, biglietti da visita e documenti vanno passati con rispetto usando entrambe le mani.
  • Rispettano le file in modo eccezionale. Anche solo per prendere un mezzo pubblico troverai i piedini dipinti per terra in cui ti devi fermare ed accodare o comunque, il percorso in cui devi stare.
  • I WC sono super tecnologici. Oltre al getto d'acqua per il bidet ne puoi trovare con seduta riscaldata e pulsantiera per gestire musica/rumore da utilizzare in base alla situazione. La pulizia delle toilette è esemplare in qualsiasi posto, che sia in una stazione o in un parco cittadino.
  • Non si può fumare in giro. Puoi trovare aree esterne circoscritte con barriere oppure locali chiusi adibiti a smoking area
  • Ci sono distributori di cibo e bevande ovunque. Non è sempre facile capire qual è semplice acqua da altri tipi di bevande. 
  • Se hai dei tatuaggi non puoi entrare negli onsen. Probabilmente questa regola andrà pian piano a scemare ma, ad oggi, è così nella maggior parte dei bagni pubblici. Pare che il motivo sia da associare alla mafia giapponese, la yacuza, un tempo il tatuaggio era simbolo di appartenenza alla mafia. Emanuele che ha diversi tatuaggi, nemmeno particolarmente vistosi, è stato respinto in tre onsen su quattro. Non pensare di poterli coprire, si deve entrare rigorosamente nudi.
  • Sono patiti per i videogames e per il karaoke.
  • In Giappone non troverai cestini per la spazzatura. Pare legato alla paura degli attentati, ma sarà rarissimo trovare dove buttare anche solo una piccola cartaccia.
  • Le giornate giapponesi durano più di 24 ore! In realtà durano come le nostre, per carità, ma ti capiterà spesso di trovare indicazioni degli orari dei locali un po' particolari. Per esempio apre alle 19 e chiude alle 26. 
  • I giapponesi riescono a dormire ovunque. Noi ci siamo imbattuti in centinaia di persone che facevano il loro pisolino, sui bus, sui treni, sulle metro, alle fermate dei mezzi pubblici. Ciò che fa veramente simpatia è che riescono a dormire in qualsiasi posizione e condizione, abbiamo visto persone dormire anche in piedi appoggiate alla parete della metro.
Porgere con rispetto i biglietti da visita
I biglietti da visita

No non è vero

  • Lo smog è asfissiante per questo girano con le mascherine. E invece no, usano le mascherine per questione di igiene.
  • Parlano l'inglese perfettamente. No, non sono in molti a parlare inglese. Ma non ti preoccupare, se chiedi informazioni a qualcuno che non conosce l'inglese, si farà comunque in 4 per darti una mano, magari cercando qualcun altro per aiutarti.

Clima

I periodi migliori per visitare il Giappone sono indubbiamente la primavera e l'autunno, il clima è mite e soprattutto si può godere della trasformazione delle natura, in primavera con l'esplosione dei ciliegi e in autunno con il cambio di colore delle foglie, eccezionale per l'acero.

In Agosto la temperatura è decisamente alta, noi abbiamo trovato circa 38° C, ma quello che in assoluto ti sfianca è l'umidità davvero elevata, tanto che impiegherai pochissimo a capire perché tutti quanti girano forniti di pezzetta in spugna.

Sentirai molto contrasto fra il caldo e l'aria condizionata che troverai ovunque, sui mezzi pubblici e nei locali, ritengo che sia molto utile avere una sciarpa per coprirti le spalle se, come noi, soffri di cervicale.

Sarà comunque divertente notare come moltissimi giapponesi, nonostante un caldo afoso, girino per la città indossando anche sciarpe e guanti, in alcuni casi di lana!

Come organizzare il viaggio

A mio avviso è un viaggio facilissimo da organizzare, prendi il volo, prendi l'abbonamento ai treni (il Japan Rail Pass) e poi puoi prenotare gli hotel strada facendo. Il rischio ad agosto è di trovare i prezzi delle stanze un po' più alti della norma ma in realtà, con un po' di attenzione, riesci a stare in un budget più che rispettabile.

Noi per sicurezza abbiamo fermato le prime due notti a Kyoto in un Love Hotel, ho fatto un post specifico sui Love Hotel perché vale la pena fare un paio di considerazioni. Abbiamo inoltre prenotato tre notti vicino a Tokyo, a Hiratsuka, per essere comodi per visitare Kamakura e le zone a sud di Tokyo spendendo poco.

Abbiamo richiesto gli Yen direttamente in banca e quello che c'è mancato lo abbiamo prelevato negli sportelli che trovi un po' ovunque, anche nei mini-market 7-Eleven.

Preparare lo zaino

Documenti:
  • Passaporto con almeno 6 mesi di validità residua
  • Copia dell'assicurazione di viaggio
Il nostro kit di medicinali, in accordo con il nostro medico, comprende:
  • Antipiretico
  • Antibiotico generale
  • Integratore da viaggio
  • Antinfiammatorio
  • Crema solare
Per quanto riguarda le prese di corrente, noi portiamo sempre l’adattatore internazionale.

Come muoversi: mezzi di trasporto principali

(pp - prezzo a persona)
  • Volo KLM: Torino - Osaka - 560 € (it.travelgenio.com)
  • Japan Rail Pass Ordinario 14 giorni adulto - 335 € (www.japan-rail-pass.it) - Incluso: spese di spedizione, mappa e orari dei treni, Guida turistica "The Japanese Railways".

Dove dormire

(2 persone)

Tutti gli hotel in cui siamo stati sono decisamente consigliabili, la pecca in comune è che le stanze sono davvero molto piccole, fatta eccezione per i Love Hotel in cui lo spazio è decisamente abbondante e i Ryokan.

Ecco dove abbiamo dormito:

Kyoto

  • Hotel Hoshinosuna - Japaneedz Group - Adults Only - 2 notti - 100 € (www.hotels.com)
  • APA Hotel Kyotoeki-Horikawadori - 4 notti - 436 € (www.expedia.it)

Hiratsuka

Tokyo

  • Live Max Shinbashi Hotel - 3 notti - 153 € prenotato tramite hotel a Hiratsuka

Miyajima 

  • Miyajima Hotel Makoto  - Ryokan - 1 notte - 152 € (www.hotels.com)

Osaka


Dove mangiare

(2 persone)

Il cibo è davvero eccezionale, qui abbiamo imparato veramente ad apprezzare il sushi, sempre freschissimo. Pesce e riso saranno i tuoi compagni di viaggio. anche il cibo di strada è davvero ottimo, lasciati stregare da prodotti strani, colorati e gustosissimi.

Questi sono i locali che ti vogliamo consigliare e che noi riteniamo eccellenti, pur mantenendo prezzi davvero accessibili.

Kyoto

  • Gohanya: Sashimi, sushi, onigiri, sake.
  • Issen yoshoku: Okonomiyaki Kyoto-Style
  • Nishiki market: in questo grande mercato al coperto puoi trovare il cibo più curioso, lasciati tentare dalle cose più misteriose!

Tokyo

  • Sushizanmai: Sushi, economico e freschissimo. Il pesce viene prese direttamente dai grandi acquari alle spalle degli chef.

Itinerario

Torino - Lunedì 10 Agosto ore 11.30
Osaka – Martedì 11 Agosto ore 8.35

Giorno 1 - Arrivo a Osaka - Trasferimento a Kyoto
Giorno 2 - Kyoto
Giorno 3 - Kyoto - trasferimento a Hiratsuka - Tokyo
Giorno 4 - Hiratsuka - Kamakura - Yokohama
Giorno 5 - Hiratsuka - Penisola Izu
Giorno 6 - Tokyo
Giorno 7 - Tokyo
Giorno 8 - Tokyo - Nikko
Giorno 9 - Hiroshima - Miyajima
Giorno 10 - Miyajima - trasferimento a Kyoto
Giorno 11 - Kyoto - Nara
Giorno 12 - Kyoto
Giorno 13 - Kyoto
Giorno 14 - Kyoto - trasferimento a Osaka
Giorno 15 - Osaka e ritorno

Osaka - Martedì 25 Agosto ore 10.25
Torino - Martedì 25 Agosto ore 22.10

Diario di viaggio

Giorno 1 - Arrivo a Osaka - Trasferimento a Kyoto

Arriviamo al mattino presto ad Osaka e come prima cosa, dopo il controllo passaporti, ci apprestiamo a raggiungere gli uffici della JR per ottenere ufficialmente l'abbonamento da utilizzare per gli spostamenti nelle prossime due settimane, il Japan Rail pass. Definiamo di attivarlo subito, in questo modo prendiamo il nostro primo treno che ci porta a Kyoto. Già il primo treno si rivela molto moderno, non c'erano dubbi per carità, e non appena arriva in aeroporto, al capolinea, inverte le sedute per adattarle al senso di marcia.

Arriviamo alla stazione centrale e ci apprestiamo a raggiungere a piedi il caffè in cui abbiamo appuntamento per poi accedere in serata al Love Hotel. Ci rinfreschiamo con un bel bicchierone d'acqua, fa veramente molto caldo, sbrighiamo le procedure di check-in e ci avviamo subito a scoprire la città.

La nostra prima metà è abbastanza vicina al caffè e la raggiungiamo a piedi, la pagoda a cinque piani To-ji. All'interno del piccolo parco, oltre alla pagoda più alta di tutto il Giappone, nonché la struttura in legno più alta di tutto il Giappone, iniziamo ad ammirare i primi giardini orientali.
To-ji - pagoda a cinque piani e giardino
To-ji
Proseguiamo la nostra visita raggiungendo l'Higashi-Honganji Temple dove entriamo ed iniziamo a riempirci gli occhi anche di laghetti e canali d'acqua colmi di carpe e fiori di loto.
Now life is living you
Now life is living you
Ritorniamo al caffè del mattino perché è giunta l'ora di andare in hotel. Prendiamo i nostri bagagli, un pulmino ci porta in poco tempo in una zona un po' periferica, entra in un garage sottostante un edificio e l'autista ci fa salire in modo quatto quatto dalle scale interne per raggiungere segretamente la nostra stanza.

La nostra stanza è in realtà un mini-appartamento così composto: ingresso sul soggiorno con grande divano rivolto alla TV, questa è sorretta da un mobiletto colmo di video hard; nella stessa stanza il grande letto con i suoi comodini, dove trovano posto i profilattici ed inoltre, una finestra rivolta alla stanza da bagno, sulla grande vasca idromassaggio separata dalla toilette vera e propria.

Rimaniamo da soli e dopo un po' di relax decidiamo di uscire a fare due passi, ma ci troviamo chiusi dentro e non riusciamo ad uscire. Un po' di panico ma non demordiamo, proviamo e riproviamo ma niente, decidiamo di valutare la possibilità di uscire dalla finestra e sembra possibile, ma decidiamo di telefonare al caffè. Ci rispondono e ci spiegano che in realtà per uscire occorre digitare un numero sul citofono e la porta si aprirà come per magia.
Proviamo subito la procedura e siamo di nuovo liberi, raccogliamo due pezzi per uscire ed Emanuele sposta il suo zainetto buttato malamente sul letto e, sotto allo zainetto, troviamo le istruzioni per uscire dalla camera!

Giorno 2 - Kyoto

Il Love hotel non prevede colazione quindi decidiamo di passare in una "panetteria" per comprarci qualche brioche e un caffè al cioccolato, in questo modo ci avviamo in stazione per prendere il treno JR che ci conduce al bellissimo Fushimi Inari-Taisha Shrine, scendiamo alla stazione di Inari, sulla Nara line, e in pochi passi ci troviamo all'ingresso del tempio shintoista.
Visitiamo il complesso in lungo e in largo, ma la parte più affascinante è il sentiero che porta in cima alla collina, caratteristico perché si attraversano centinaia di Torii rossi.
Torii Torii
Fushimi Inari-Taisha Shrine
Finita la visita ci lasciamo tentare da una bancarella, poco fuori al tempio, che prepara cibo da strada il Takoyaki (Polpettine di polpo). La preparazione colpisce molto, avviene su una piastra di mezze sfere che vengono riempite dall'impasto di riso e polpo, man mano che cuoce viene rigirato con le bacchette fino a che non diventano delle polpettine dorate che vengono spolverate con salsa di pesce essiccata.

Riprendiamo la Nara line direzione stazione centrale di Kyoto, cambiamo treno prendendo la San-In line (JR) e scendiamo alla stazione Saga-Arashiyama. Ci avviamo a piedi e sulla strada osserviamo gli shafu trascinare correndo i risciò, la cosa simpatica è che indossano delle strane calzature che sembrano degli zoccoli di animale. Raggiungiamo la nostra prima visita, il Tenryuji Temple, all'interno del parco trova posto un bellissimo giardino zen.
Giardino zen
Giardino zen
Seguiamo quindi le indicazioni per raggiungere il posto per cui siamo venuti qui, la foresta di Bamboo. Passeggiamo all'interno del bosco con un'atmosfera magica che ci avvolge, è davvero molto bello e rilassante. Proseguiamo su per la collina per ammirare il panorama dall'alto e smangiucchiare alcune cosette che abbiamo comprato la mattina.
Bosco di Bamboo
Bosco di Bamboo
Rientriamo a Kyoto e ceniamo al centro commerciale della stazione centrale, Emanuele prende dell'ottimo maiale fritto.

Giorno 3 - Kyoto - trasferimento a Hiratsuka - Tokyo

Oggi ci trasferiamo a Hiratsuka verso Tokyo, prendiamo di buon ora lo Shinkansen Hikari, scendiamo ad Odawara, quindi un treno locale per Hiratsuka e in circa 4 ore siamo in hotel.
Facciamo il check-in, l'hotel è carino, decidiamo di andare subito a Tokyo, non resistiamo.

Prendiamo un altro treno che in un'oretta ci porterà nella metropoli, sul treno conosciamo una coppia di ragazzi che sono in viaggio per incontrare dei familiari. Decidiamo di scendere con loro alla stazione Shimbashi. Li salutiamo e iniziamo a perlustrare la zona iniziando con la statua di Godzilla.
Statua di Godzilla Via caratteristica in città
Tokyo
Passeggiamo per Shimbashi e ci dirigiamo verso Chiyoda dove ci rilassiamo nel parco del palazzo imperiale di Tokyo.
Parco Tokyo
Tokyo
Ci fermiamo in un ristorante e ceniamo con udon e tempura, quindi decidiamo di ritornare ad Hiratsuka, dove, prima di andare a dormire, facciamo una passeggiata nel centro e raggiungiamo il tempio Hachimangu che ci cattura con le sue centinaia di lanterne. All'interno fra laghi, carpe e giardini zen si fanno largo delle simpatiche anatre.
Lanterne
Tempio Hachimangu

Giorno 4 - Hiratsuka - Kamakura - Yokohama

Un paio di giorni prima di partire, abbiamo scoperto che una coppia di nostri amici sarà qui in Giappone nel nostro stesso periodo, ci sentiamo un po' tramite whatsapp e scopriamo che i nostri percorsi si possono incrociare a Kamakura, quindi oggi ci incontreremo in stazione.

Prendiamo un paio di treni locali e in mezz'oretta scendiamo alla fermata Kamakura station, cerchiamo per lungo e in largo ma dei nostri amici niente, non abbiamo connessione e non possiamo contattarli, li facciamo chiamare dall'addetto ai messaggi della stazione, ma niente. Aspettiamo un'oretta e decidiamo di iniziare da soli la visita.

Kamakura è stata intorno al 1200 capitale del Giappone e, per circa un centinaio di anni, centro politico di tutto il paese. Tutta la città è disseminata di templi e noi iniziamo a visitarli un po' tutti, passando per giardini zen, torii e alte scalinate.
Templi Templi
Kamakura
Chiudiamo la visita della città con la statua in bronzo Daibutsu (Grande Buddha) che resistette integro ad uno tsunami con i suoi più di 13 metri di altezza, conservato all'interno dell'area del tempio Kotoku-In. Per raggiungerlo prendiamo un bus locale dove passiamo il tempo chiacchierando con una signora giapponese che parla splendidamente inglese perché ha vissuto all'estero per lavoro per tanti anni.
Daibutsu
Daibutsu

Terminate le visite prefissate, decidiamo di andare con 20 minuti di treno a Yokohama, dopo una giornata dedicata alla storia passata, vogliamo godere dell'atmosfera sviluppata nel futuro della zona Minato Mirai 21.
Montagne russe Monumento moderno
Yokohama
Giriamo in mezzo ai grattacieli per raggiungere sul mare la ruota panoramica Cosmo Clock 21, una delle più alte al mondo con i suoi 112 metri di altezza.
Cosmo Clock 21 Vista notturna dalla ruota panoramica
Yokohama
Facciamo ancora un paio di passi nell'area, dove mangiamo in un localino per poi ritornare a Hiratsuka. Un aneddoto che ritengo simpatico è che, in stazione a Yokohama, incontriamo due ragazze che avevamo visto, nella stazione stessa qualche ore prima, la cosa simpatica è come ci guardano e ci sorridono avendoci riconosciuti.

Torniamo in hotel e ci mettiamo in  contatto con Marianna, la nostra amica, erano anche loro a Kamakura all'ora scelta, solo che sono scesi alla prima stazione Kita-Kamakura e anche loro sono rimasti invano ad aspettarci in un'altra stazione.

Giorno 5 - Hiratsuka - Penisola Izu

Oggi, domenica, vogliamo dedicarla al relax! Abbiamo perciò scelto di visitare la penisola di Izu, rinomata per gli onsen. Prendiamo il treno JR per Shuzenji-Onsen, arriviamo e passeggiamo un po' fra templi, boschi e giardini attraversati da ponti giapponesi, prima di mettere i piedi a mollo in una piccolissima area con acqua termale calda a libero accesso.
Area pubblica con acqua termale
Shuzenji-Onsen
Ci dedichiamo alla ricerca di un vero e proprio onsen. Ne giriamo un paio ed entriamo in quello che permette ad Emanuele di entrare, visto i tatuaggi. Ci separiamo, eseguiamo ognuno per conto proprio l'intero rituale dell'onsen e poi, rilassati, decidiamo di ritornare a Hiratsuka.

Piccolo problema, essendo domenica non ci sono più treni che ci possano riportare in hotel, troviamo un pullman che ci porta in un'oretta sulla costa, passando su strade molto carine e su snodi che si avvitano su se stessi appesi apparentemente nel vuoto. Dalla costa riusciamo a prendere un treno che ci riporta a "casa", ma non essendo JR lo paghiamo anche piuttosto caro.
Arriviamo piuttosto tardi in città e decidiamo di mangiare direttamente in stazione, per Emanuele riso e tempura, per me una pasto non ben definito a metà fra il ramen e l'okonomiyaki, comunque buono.

Due passi prima di andare a dormire ci portano a visitare la nostra prima sala giochi e un negozio di manga.

Giorno 6 - Tokyo

Grazie all'hotel dove abbiamo soggiornato riusciamo a prenotare nella stessa catena a Tokyo, mantenendo anche il prezzo molto basso, circa 50 euro a notte. Il destino vuole che si trovi a Shimbashi, nella zona che abbiamo già visitato, in questo modo sappiamo già come muoverci ed inoltre si trova sulla linea Yamanote della metropolitana che è inclusa nel nostro pass.

Prendiamo il treno e in un'ora siamo a destinazione, procediamo con il check-in e decidiamo di visitare innanzitutto il quartiere Akihabara, famoso come quartiere dell'elettronica. In un attimo con la metro lo raggiungiamo.
Palazzo ad Akihabara
Akihabara
Dopo il giro di perlustrazione raggiungiamo a piedi il quartiere Ueno e ci fermiamo a mangiare dell'ottimo Sushi al Sushizanmai prima di entrare a rilassarci in Ueno Park.
Ueno park Ueno park
Ueno park
Proseguiamo la scoperta di questa metropoli passeggiando fino a Yanaka, questa zona è famosa per aver conservato un'atmosfera antica con case in legno e tipici negozietti, il cuore della old Tokyo.
Giardino zen
Yanaka

Proseguiamo per il tempio buddista Senso-Ji, il più antico della città prima di raggiungere lo Sky tree, la torre panoramica più alta del Giappone con i suoi 634 metri. La torre offre due punti panoramici sulla città, il primo si trova a 350 metri ed è caratterizzato anche da una finestra sul pavimento su cui camminare guardando scorrere la vita sottostante, il secondo si trova a 451,2 metri.
torre illuminata 451,2 metri
Sky tree
Prendiamo l'ascensore che in 50 secondi ci porta al primo step a 350 metri, raggiungiamo quindi il secondo step a 445 metri, gli ultimi metri li facciamo camminando lungo la struttura e ci godiamo il tramonto sulla città assaporando due birre rinfrescanti.
Finestra sul pavimento Aperitivo panoramico
Sky tree

Giorno 7 - Tokyo

La prima parte della mattinata la dedichiamo al quartiere Roppongi dove ammiriamo la Tokyo tower, dall'hotel lo raggiungiamo con pochi passi.
Palazzo con scultura Tokyo tower
Roppongi
Quindi ci spostiamo a Shibuya, ci fermiamo ad ammirare la famosa statua dedicata a Hachiko e poi osserviamo il trafficatissimo incrocio Shibuya Crossing, dove non si capisce come così tante persone possano attraversare la strada senza sbattere gli uni negli altri.

Ci spostiamo poi nel quartiere modaiolo di Harajuku dove si incontrano i giovani che si dedicano al cosplay, veniamo sorpresi da un bell'acquazzone che ci permette di rinfrescarci per un po' e ci da la grinta per fare ancora due passi aggiuntivi a visitare la zona Shinjuku.
Harajuku Shinjuku
Tokyo

Giorno 8 - Tokyo - Nikko

Prendiamo il nostro shinkanzen per Utsonomiya, lungo la strada possiamo ammirare in lontananza il Monte Fuji, quindi cambiamo treno, sempre JR e arriviamo in un paio di orette a Nikko, patrimonio Unesco.
Facciamo una passeggiata per raggiungere la meta prefissata, il santuario shintoista Toshu-Gu. Già il percorso è affascinante, passando sul ponte rosso  Shinkio. All'ingresso rimaniamo impressionati dalla magnificenza di tutto il sito, incastonato in un bosco di cedri millenari.

Prendiamo la scalinata e raggiungiamo l'interno del sito dove svetta la bellissima pagoda. Ogni edificio è decorato in maniera impressionante e acquisisce maggiore fascino l'alternanza dei colori ai muschi, io rimango molto colpita dalla scultura delle tre scimmie della saggezza (Non guardare il male, non sentire il male e non dire il male) incastonata in uno di questi.
Le tre scimmie Toshu-Gu
Toshu-Gu Toshu-Gu
Cedro secolare Toshu-Gu
Nikko
La visita ci impegna tutta la giornata, rientriamo a Tokyo nel quartiere Shinjuku dove ceniamo un locale con grill sui tavoli.
Shinjuku Shinjuku
Shinjuku
Ci aggiriamo per la zona, caratterizzata da una vivace vita notturna e rimaniamo piacevolmente stupiti nel vedere anche qui la statua di Godzilla, sotto forma di enorme testa che sbuca fra i palazzi.

Giorno 9 - Hiroshima - Miyajima

Ci trasferiamo più a sud, a Hiroshima, prendiamo il nostro shinkansen al mattino presto e arriviamo a destinazione in circa 5 ore. Oggi vogliamo visitare il Parco della Pace, decidiamo quindi di depositare i bagagli in stazione, verremmo verso stasera a riprenderli. Prendiamo il bus cittadino per raggiungere il Parco e iniziamo la visita, i nostri occhi e i nostri cuori si riempiono di tristezza. Entriamo anche a visitare il museo, devo dirlo che è un'esperienza davvero forte, in alcune sale io faccio fatica a rimanere a lungo perché quello che vedo mi fa troppo male. Occorre però vivere questa esperienza, per avere un po' più di consapevolezza per quelle cose che, a volte, vediamo come tanto lontane.
Parco della Pace Parco della Pace
Parco della pace
Recuperiamo i nostri bagagli e con il bus raggiungiamo l'imbarco per il traghetto JR che ci conduce a Miyajima, oasi naturale e luogo di culto, infatti è qui che si trova il torii rosso più fotografato del Giappone che segna l'ingresso del tempio shintooista di Itsukushima, patrimonio Unesco.
Miyajima Miyajima
Miyajima Miyajima
Miyajima
Depositiamo i nostri bagagli in hotel, un bellissimo ryokan, e usciamo a perlustrare l'isola dove incontriamo fin da subito quello che sarà il leit-motiv di questo posto, le centinaia di cervi in giro per la città. Ci dirigiamo verso il tempio e assaporiamo la natura, il mare in questo tratto di costa è soggetto alle maree che verso sera ne fa abbassare il livello dell'acqua. In questo modo possiamo raggiungere a piedi il Torii che normalmente è immerso nell'acqua.
Miyajima Miyajima
Miyajima
Inizia a piovere e decidiamo di andare a mangiare, io prendo delle ostriche fritte in uno dei pochi locali aperti che troviamo a quest'ora.

Rientriamo nel ryokan dove assaporiamo un po' di stile di vita giapponese, indossiamo la yukata in dotazione e io, perché Emanuele non può per i tatuaggi, vado nell'onsen a rilassarmi e poi rientro per andare a dormire. La stanza si è trasformata e ora per terra ci sono i nostri tatami per dormire.
Ryokan Ryokan
Ryokan

Giorno 10 - Miyajima - trasferimento a Kyoto

Ci svegliamo all'alba per godere ancora un po' della bassa marea, raggiungiamo il torii e vediamo pian piano le acque rialzarsi e ricoprire oltre che il torii anche il santuario che si trova lì vicino, proseguiamo la visita all'interno del santuario che ormai si erge sulle palafitte in mezzo all'acqua.
Miyajima Miyajima
Miyajima
Una passeggiata verso le montagne sul ponte giapponese, una rapida visita al tempio Shinkoji, per poi rientrare verso il ryokan per il check-out, lungo il tragitto non resistiamo nell'assaggiare delle ottime ostriche alla piastra.
Miyajima Miyajima
Miyajima
Di fronte all'imbarco del traghetto per rientrare, vediamo in lontananza un signore su una panchina che sta fumando liberamente, ha con sé anche una bottiglia in un sacchetto di carta. Ci avviciniamo a lui per chiedergli se si trovasse in una smoking area e iniziamo amabilmente a chiacchierare, anche questo signore ha vissuto parecchi anni all'estero per lavoro perciò parla un ottimo inglese e non riesce più ad abituarsi alla rigidità delle regole giapponesi.
Miyajima Miyajima
Miyajima
Rientriamo ad Hiroshima e prendiamo lo shinkansen che ci riporta a Kyoto in circa tre orette. Questa volta soggiorniamo in un bel hotel vicino alla stazione centrale ma con le stanze davvero molto piccole.

Dedichiamo le ore del pomeriggio che ci avanzano alla visita del parco del palazzo imperiale, poi decidiamo di andare nel quartiere Gion, uno dei più caratteristici della città per fare cena con la speranza di avvistare una geisha. Mangiamo al ristorante Issen Yoshoku che propone delle fantastiche okonomiyaki con gamberetti.
Kyoto Kyoto
Kyoto

Giorno 11 - Kyoto - Nara

La giornata di oggi la dedichiamo a Nara ex capitale del Giappone, perciò prendiamo il treno JR della Nara Line che in un'oretta ci porta a destinazione. Raggiungiamo il Parco di Nara, patrimonio Unesco, e decidiamo di visitare innanzitutto un bellissimo giardino zen che incontriamo e che è gratuito per gli stranieri, il Yoshiki-en collegato al Isuien Garden.
Nara Nara
Nara
Proseguiamo diretti al famosissimo tempio buddista Todai-ji, lungo il percorso anche qui centinaia di cervi. Attraversiamo la porta Nandaimon, sorvegliata da due guardiani sotto forma di statue in legno ed entriamo nel tempio, l'edificio in legno più grande al mondo, ad ammirare uno dei buddha in bronzo più grandi di tutto il Giappone, il Buddha nero.
Nara - Todai-ji Nara - Todai-ji
Nara
Continuiamo la visita al Parco di Nara e attraversiamo boschi, saliamo scalinate che ci portano in cima alla collina e passiamo la giornata nella visita di tantissimi templi, tutti immersi nella natura armoniosa di questo posto. Non li visitiamo tutti anche perché sono tantissimi e iniziamo un pochino ad esserne stanchi. Durante il percorso incontriamo due ragazzi italiani con cui scambiamo qualche impressione e facciamo conoscenza.
Nara Nara
Nara

Giorno 12 - Kyoto

Questa mattina andiamo a visitare quello che decretiamo come ultimo tempio da visitare, nonché uno fra i più importanti il Golden temple di Kyoto, anch'esso patrimonio Unesco insieme ad altri edifici storici della città.
Golden temple
Golden temple

Raggiungiamo il tempio che si erge in mezzo al laghetto in un fantastico parco. Giriamo l'area in lungo e in largo, verso la fine della visita incontriamo di nuovo la giovane coppia conosciuta ieri a Nara, altre due chiacchiere e decidiamo di proseguire la giornata insieme.

Prendiamo un bus che ci riporta verso il centro perché vogliamo visitare il Nishiki market, sul bus subiremo un piccolo gesto razzista, una giovane donna vicino alla quale si sono seduti i nostri compagni, si allontana frettolosamente con faccia schifata, capita e non ne facciamo un dramma anzi una bella risata e proseguiamo.

Il Nishiki market merita proprio di essere visitato, permette di vedere ed assaggiare una varietà incredibile di cibi, per noi stranissimi.
Nishiki market Nishiki market
Nishiki market Nishiki market
Nishiki market
Ceniamo con i nostri nuovi amici in un locale tradizionale che si trova nel Gion vicino al loro hotel, proprietario il signor Oka. Per noi stasera sushi, sashimi, onigiri e sake.

Giorno 13 - Kyoto

Sta per terminare il nostro viaggio e decidiamo di non dedicarci a visite particolari, ma scegliamo di ritornare al Nishiki market per fare gli ultimi acquisti, come i bellissimi ventagli creati davanti a noi da un artigiano. Ci lasciamo tentare dal cibo delle bancarelle e oggi prendiamo dei divertentissimi polipetti con la testa ripiena di uova.
Dotonbori Nishiki market
Nishiki market
Pranzo in un ristorante all'interno del mercato in cui assaporiamo ostriche al forno, ostriche crude e tempura.

Giorno 14 - Kyoto - trasferimento a Osaka

Prendiamo il treno che ci riporta all'ultima meta, la città dove siamo atterrati e da cui ripartiamo, Osaka. Alla stazione centrale decidiamo di lasciare i bagagli in un deposito, così possiamo iniziare a muoverci in libertà. Prima meta Dotonbori, non so perché ma oggi sbagliamo fermata, forse siamo un po' stanchi.
Decidiamo di uscire comunque dalla stazione per fare cucù e ci troviamo di fronte all'ingresso degli Universal studios. Non resistiamo ed entriamo, davvero divertente.
Universal studios
Universal Studios
Raggiungiamo finalmente il Dotonbori, un'area turistica e caratteristica della città, la visitiamo perdendoci nele viuzze circostanti, mangiamo ottimo sushi, tempura e ostriche.
Dotonbori Dotonbori
Dotonbori Dotonbori
Dotonbori
Decidiamo quindi di raggiungere l'hotel e di tornare stasera per concludere con un'ottima cena il nostro viaggio, ma in realtà impieghiamo tantissimo tempo per raggiungerlo, dobbiamo scendere ad una stazione molto piccola e non ci sono treni. Sbagliamo anche qui fermata, scendendo alla successiva, siamo davvero molto stanchi. Chiediamo dell'hotel ma nessuno sa darci indicazioni. Entriamo a chiedere in una stazione di polizia, il poliziotto contatta l'hotel e ci dice che dobbiamo chiamare un taxi per raggiungerlo. In realtà ci fa quindi vedere sulla mappa dove si trova e noi lo raggiungiamo a piedi in circa 10 minuti.

L'hotel si trova in periferia e intorno a noi ci sono mole risaie, che bello. Non abbiamo più abbastanza tempo per tornare nel centro di Osaka, quindi facciamo due passi e troviamo un ristorante con grill per cena.

Giorno 15 - Osaka e ritorno

Facciamo la nostra ultima colazione giapponese e ci apprestiamo per raggiungere l'aeroporto, il nostro aereo parte alle 10.25, il tempo comincia a peggiorare e fuori dall'aeroporto perversa un bruttissimo temporale con raffiche di vento davvero molto forti. Scopriremo solo dopo che sul Giappone si sta abbattendo un brutto tifone che ha già devastato la zona delle isole Okinawa.

Lasciamo questo paese così bello, magico e ricco di contraddizioni.

Osaka
Aeroporto di Osaka



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